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Secondo voi scaricare film...per uso personale è legale o illegale?

Discussione inserita in 'Internet' da the best, 12 Settembre 2011.

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Secondo voi scaricare film...per uso personale è legale o illegale?vorrei che rispondeste tutti

Poll closed 2 Ottobre 2011.
legale 6 vote(s) 54,5%
illegale 5 vote(s) 45,5%
Pagina 3 di 3
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  1. Davide Amministratore

    Tu paghi un emittente, l'emittente paga i diritti per riprodurre una volta sola il contenuto, non venti volte se ti vuoi rivedere il film =)

    Io la penso così

    Ma stiamo andando talmente sul sottile che sfioriamo il ridicolo! (chissenefrega delle nostre VHS?)
    Davide, 14 Settembre 2011
    #41
    A gotgreens piace questo elemento.
  2. franz72 techAdvanced

    Davide said: ↑
    Tu paghi un emittente, l'emittente paga i diritti per riprodurre una volta sola il contenuto, non venti volte se ti vuoi rivedere il film =)

    Io la penso così

    Ma stiamo andando talmente sul sottile che sfioriamo il ridicolo! (chissenefrega delle nostre VHS?)
    In realtà una volta pagati i diritti d'autore la storia finisce.. se uno non li rivende.
    franz72, 14 Settembre 2011
    #42
  3. Davide Amministratore

    franz72 said: ↑
    In realtà una volta pagati i diritti d'autore la storia finisce.. se uno non li rivende.
    Io sapevo (pensavo) le cose fossero differenti.
    Ci sono i diritti d'autore per l'uso privato, per la trasmissione via etere, per un sacco di cose, diritti con dei limiti quindi (esempio la differenza tra un dvd normale ed uno per il noleggio!)
    Davide, 15 Settembre 2011
    #43
  4. zegalvis techUser

    Non conosco neanch'io la posizione legislativa alla perfezione so comunque che sussiste una certa discriminazione tra il lucrare su file proprietari scaricati e condividerli a titolo gratuito.
    Sappiamo tutti molto bene che le leggi non sono affatto coincidenti con la giustizia ma con la difesa di interessi che nella gran maggior parte dei casi sono economici.
    Pare abbastanza chiaro anche che non c'è atto più umano di quello della condivisione visto che siamo animali sociali, la nostra caratteristica socialmente principale è esattamente la condivisione, è in base alla condivisione ed integrazione delle informazioni che si sono formate le civiltà.
    Il solo fatto di esistere implica di condividere lo stesso pianeta con tutti i 7 e oltre miliardi di esseri umani oltre che tutto il resto degli animali, sia ben chiaro quindi il copyright è una materia che apre un dibattito estremamente ampio e che si perde in mille rivoli in materia di etica, se non s adottano mezzi di indagine scientifici e ci si basa sul mero e semplice diritto di lucro.
    Ora, senza farne un caso di sicurezza nazionale e ritornando al filesharing, personalmente considero lecito a prescindere la condivisione di file attraverso internet in quanto ciò che un soggetto scarica gli è regalato da un'altro, non è rubare.
    Legale non coincide con giusto allo stesso modo di come ingiusto non coincide, almeno non sempre, con illegale.

    Questi tuttavia sono bei discorsi che vanno sempre a scontrarsi con le effettive condizioni materiali che vogliono difesi esclusivamente diritti ed interessi economici e sociali di chi ha la possiblità di influenzare il processo di creazione delle leggi.

    Sia chiaro comunque che di qui a qualche decade si avranno aspri scontri su queste problematiche ed il legislatore sarà ben schierato contro il filesharing perché chi gli finanzia le campagne elettorali non sono certo gli elettori.

    A meno che...
    zegalvis, 15 Settembre 2011
    #44
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  5. the best techUser

    Finalmente posso dare la risposta!
    Come già anticipato queste cose che sto per scrivere non le dico io, ma un laureato in giurisprudenza.
    Il ministro urbani ha preso in considerazione la distribuzione di opere coperte dal diritto d'autore. Negli ultimi tempi queste opere si sono distribuite anche attraverso il cosiddetto peer-to-peer.
    Indovinate il nome della legge sulla quale mi sto basando per rispondere a questo enorme interrogativo?
    si chiama legge sul peer-to-peer o per meglio dire legge urbani!
    (se volete saperne di più qui c'è scritto vita morte e miracoli della legge del 2004)....
    ....Roma - Stanno cambiando le regole su P2P (meglio: sul file sharing), oramai è una notizia risaputa. Purtroppo - ma questo è meno noto - non si tratta di un colpo di spugna al celeberrimo "Decreto Urbani" (come modificato in sede in conversione), ma di un semplice "aggiustamento": in meglio, ma non certo drastico e reciso così come risulta essere stato a suo tempo concordato tra il Ministro Urbani e alcune forze politiche (in particolare il senatore Cortiana, dei Verdi).
    Va premesso un brevissimo riepilogo della situazione attuale:
    - il semplice downloader rischia esclusivamente sanzioni amministrative, in particolare quelle previste dall'art. 174-ter l.d.a.;
    - chi condivide, anche senza una contropartita economica - il fatto viene punito anche a merito titolo di profitto - passa, invece, al penale in considerazione dell'apposita previsione dell'art. 171-ter, comma 2, lett. a-bis)
    - nella pratica, però, anche per motivi tecnici di funzionamento di alcuni client (la messa in condivisione automatica o di "default" di quanto scaricato), è spesso improbabile che un downloader non sia anche uploader.

    • Accantonato, a quanto sembra, il disegno di legge che doveva portare con sé il citato colpo di spugna (in buona sostanza, il ritorno alla sanzione penale per il solo upload compiuto a fini di lucro - ferme le sanzioni amministrative per i downloader) è nata una nuova inaspettata via. Nell'ambito di un disegno di legge dal titolo "alla Wertmüller" - tanto spazia da un capo all'altro del nostro ordinamento - e di conversione ampiamente "additiva" di un precedente decreto-legge (d.l. 7/2005) sono state, infatti, inserite disposizioni relative al file sharing, ora passate all'esame della Camera dopo essere state recentemente approvate al Senato.
    E, considerati i tempi ristretti per la conversione di un decreto legge, c'è da immaginare che i Deputati non tarderanno molto a dare il sì definitivo al testo che risulta, ancora una volta, "blindato".
    Il testo in discussione è il risultato di molti emendamenti tra cui proprio quello voluto, dal senatore Asciutti per "raddrizzare", malamente, il "Decreto Urbani".
    Sarà, dunque, punito con una multa (che è una sanzione penale, malgrado le dichiarazioni di taluni politici) da 51 a 2065 euro "chiunque, senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma (...) mette a disposizione del pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta, o parte di esse". È chiaro che la messa in condivisione mediante un client P2P cade perfettamente in questa ipotesi.
    In più "chiunque commette la violazione di cui al primo comma, lettera a-bis) (che è quella appena riportata, ndr) è ammesso a pagare, prima dell'apertura del dibattimento, ovvero prima dell'emissione del decreto penale di condanna, una somma corrispondente alla metà del massimo della pena stabilita dal primo comma per il reato commesso, oltre le spese del procedimento. Il pagamento estingue il reato".
    Sulla scorta di questo testo, che, come detto, diventerà probabilmente legge tra pochi giorni, occorre fare, però, alcune considerazioni, dal momento che taluni (ad esempio l'Ing. Vigevano dell'omonima commissione) hanno sostenuto che si tratta di una "depenalizzazione di fatto". Affermazione, va detto subito, del tutto falsa.
    Cosa significa, anzitutto, depenalizzazione? Semplicemente, passaggio da sanzioni penali a sanzioni amministrative. Un po' come successo, qualche anno addietro, per l'emissione di assegni a vuoto.
    È vero che, per l'upload, si abbandoneranno sanzioni di una certa gravità (peraltro di dubbia equità) perché, attualmente, chi condivide anche per mero profitto rischia la reclusione da uno a quattro anni nonché una multa che può arrivare anche a oltre 15.000 euro, ma è altrettanto vero che il penale rimane (e attenzione che si tratta di un cd. "delitto", non di una contravvenzione che appartiene ad una categoria di illeciti dalle conseguenze più lievi). Dunque di vera depenalizzazione non si può parlare. Un'eventuale condanna rimarrebbe sul certificato penale.
    Di certo, il rischio galera è sventato e, poi, sarà introdotta la procedura di estinzione prevista dal secondo stralcio di legge. Ma anche quest'ultima non può andare esente da critiche, almeno così come ideata.
    Si tratta, in buona sostanza, di un'oblazione, vale a dire di un mezzo, già previsto per altri reati, per estinguere il reato a fronte del pagamento di una determinata somma di danaro.
    Vale, però, la pena di fare due conti. La norma in approvazione fissa detta somma nella metà del massimo. In concreto, quindi, il "conto" potrebbe ammontare a 1.032,5 euro, spese escluse (ma, salvo eccezioni, si tratta di poche decine di euro). Il fatto è che, nella pratica, è ben difficile che si condivida una sola opera. È, al contrario, probabile che ci si trovi di fronte ad una certa quantità di materiale. È logico per tutti che, in questo caso, la pena dovrebbe essere più elevata: nessuno potrebbe pensare che il ladro di cento mele dovesse essere punito come colui che ne ha sottratta una.
    Il nostro codice penale, per temperare un calcolo che condurrebbe a cifre iperboliche (es.: 1032,5 euro x 100) prevede un sistema che, al massimo, comporta la triplicazione della pena, anche per mille mele.
    Per tornare a parlare molto pratico - e se io, per un attimo, fossi il giudice - nell'ipotesi di convidisione di, ad esempio, 50 mp3 tutelati, fisserei la somma in 3.097,5 euro; e non perché sia particolarmente sadico, ma perché si tratta della somma imposta per legge.
    E, infatti, se per 50 file il codice mi permette di infliggere una sanzione corrispondente, al massimo, a tre volte quella prevista per una singola violazione e se la norma in approvazione determina la somma per l'estinzione nella metà del massimo, il calcolo non può che essere questo: 2065 x 3 / 2 = 3097,5 euro. Una cifra, dunque, che non tutti potrebbero essere disposti a (o in grado di) pagare anche se a fronte della garanzia delle fedina penale pulita. Ecco perché non si può parlare neppure di "depenalizzazione di fatto", malgrado le rassicurazioni degli "ingegneri".
    In più - e questa sembra essere una cosa sfuggita a molti, guarda caso a chi le leggi le fa, ma non le applica per mestiere e neppure ha una solida formazione giuridica - il termine ultimo per accedere a questa scappatoia è duplice: prima dell'apertura del dibattimento o prima del decreto penale di condanna.
    La prima opzione non è problematica, la seconda molto. L'indagato, infatti, potrebbe non venire a conoscenza del procedimento contro di lui (salvo perquisizioni e/o sequestri), tanto meno dell'emissione (non della notifica) di un decreto penale. Altrimenti detto, rischierebbe di trovarsi notificato il decreto ovviamente già emesso. Dunque, con la svanita possibilità e la conseguenza di dover affrontare un processo dalla possibile condanna.
    C'è soltanto da augurarsi che, a fronte di queste storture molto pregiudizievoli (e di dubbia legittimità costituzionale, rispetto a quanto accade normalmente a seguito del decreto penale), i pubblici ministeri evitino di richiedere detti decreti, optando, invece, per il rito ordinario, unico mezzo realmente idoneo, in questi casi, a garantire la libera scelta di accedere, o meno, alla procedura estintiva.
    the best, 19 Settembre 2011
    #45
  6. the best techUser

    ....prima che il ministro urbani prendesse in considerazione questo fatto non erano previste sanzioni per la condivisione di opere tutelate dal diritto d'autore qualora non vi fosse scopo di lucro. Attualmente a fine di lucro vuol dire per trarne profitto; per chi fa esclusivamente un uso personale di opere protette dal diritto d'autore ottenute attraverso la pratica del peer-to-peer non ricade in sanzioni penali a meno che durante lo scambio con gli altri utenti egli non abbia scambiato qualcosa anche lui, in questo caso sarebbe ricaduto nelle sanzioni penali.
    Ciò vuol dire che download è lecito upload no, ma senza l'upload non ci può essere il download e perciò finchè al mondo esisterà qualche anima buona che metterà file in upload tutti saremo felici e contenti altrimenti ce l 'avremo in quel posto!
    ALT!! C'è però da precisare che in effetti, non risultano ad oggi condanne di utenti finali emesse in base al decreto urbani.


    Poichè l'indirizzo IP fornito dall'Internet Service Provider non identifica una persona, ma un computer o un dispositivo collegato ad internet che può essere utilizzato da un qualsiasi dei componenti della famiglia.
    Quindi questo non è sufficiente per una condanna in sede penale, dove è richiesta la certezza dei riscontri probatori.
    Inoltre non necessariamente la persona che ha commesso il fatto è un componente del nucleo familiare, al quale è intestata l'utenza.
    La non-identificazione di chi commette materialmente il fatto esclude un nesso di causalità fra la connessione alla rete P2P e la violazione del diritto d'autore. Per l'ambito penale serve un accertamento univoco ed inequivocabile, sia della persona che della responsabilità. Il titolare della utenza telefonica può essere ritenuto responsabile della sua sicurezza e del suo utilizzo, e rispondere dell'illecito amministrativo, non dei danni derivanti a terzi se non è provato che questi ha materialmente commesso il fatto.

    Traendo le somme possiamo affermare che nessuno può essere punito penalmente se si scarica musica o film da internet ad uso personale, perciò senza upload, posto che nel nostro ordinamento giuridico l'interpretazione della legge penale è rigida, amministrativamente parlando la cosa non dovrebbe comportare sanzioni, e comunque, anche volessero punirci per i motivi sopraelencati (dopo la scritta ALT!!) non potrebbero!

    spero di essere stato esauriente
    ----------

    ciao raga!! sono di nuovo io, the best, e vi dico che quello che c'è scritto sopra è la cosa più interessante che io abbia mai sentito! in pratica ci ha spiegato la legge non dal punto di vista della legge ma dal punto di vista di cittadini!! perciò via libera al download, via libera un po meno per l'upload ma comunque basta impostare un livello basso di kb/s andando su impostazioni...!
    the best, 19 Settembre 2011
    #46
  7. Batta7 techBoss

    sinceramente è un po un controsenso la cosa, non vogllio dire che non sia vero, perché può essere non consoco le leggi, però è come dire chi spaccia può essere punito penalmente, mentre chi ne fa uso no, è come sempre se non c'è la 1 non c'è la seconda, e viceversa...comunque interessante come cosa
    Batta7, 20 Settembre 2011
    #47
  8. weedo techBoss

    Si ma difatti chi spaccia viene punito, chi consuma no
    weedo, 20 Settembre 2011
    #48
  9. the best techUser

    e già ! queste sono le leggi italiane....e poi ci lamentiamo che c'è il debito pubblico e siamo tutti senza soldi...quando tutti sappiamo che al governo i parlamnetari prendono come stipendio per scaldare la poltrona delle cifre da capogiro e il buon lavoratore che va in pensione non riesce a sopravvivere con i soldi guadagnati in una vita perchè loro devono potersi comprare mille villa da un milione e un milione di macchine ecc... bella l'italia di oggi....io sono giovane ma credo che se nessuno fa niente e lasciano fare tutto quello che vogliono io non so se lavorerò, come lavorerò se mi pagheranno e se andrò in pensione...ma il vero problema è che non so se arriverò a fine mese con i tempi che corrono! quindi voi adulti che siete li per cambiare le cose mandate a casa tutti quelli che ci hanno fatto declassare e fate salire qualcuno che davvero rappresenti il popolo!

    scusate se mi sono dilungato in un argomento che non centra ma mi girano veramente tanto ....non so a voi
    the best, 20 Settembre 2011
    #49
  10. Batta7 techBoss

    oT:sicuramente i politici o perlomeno alcuni sono li per non far le cose per bene, però bisogna ammettere che anche noi non possiamo pretendere che cambi tutto stando nel divano, perché tanto quando si scende per strada si vede sempre qualcosa di "illegale" e bisogna ammettere che si fa sempre finta di niente, sicuramente i politici non stanno risolvendo la crisi, ma sicuramente noi ci abbiamo messo del nostro per farla arrivare
    Batta7, 20 Settembre 2011
    #50
  11. the best techUser

    questo è vero ma se ora che abbiamo capito noi dove abbiamo sbagliato e loro dove imperterriti continuano a sbagliare, non smuoviamo un po le cose mi sa che veramente ci comprano i cinesi...
    the best, 20 Settembre 2011
    #51
  12. gotgreens techNewbie

    Davide said: ↑
    Ritengo arrogante la mia prepotenza del giudicare errate opinioni altrui ;)
    Vedremo dai! Sicuramente ad ogni modo ne nascerà una discussione interessante secondo me.
    Davide, perdonami, ma non saresti l'amministratore se non vantassi questa tua...diciamo...peculiarità asd

    grizzo94 said: ↑
    Sui film do ragione a Batta7 tutti i milioni che spendono vanno remunerati giustamente, ma sulla musica non ci trovo nulla di male nello scaricare dati.
    Se non avessi scaricato la discografia dei Led Zeppelin avrei mai comprato i loro primi quattro dischi? Avrei mai comprato la discografia dei Daft Punk?
    Non credo proprio.
    E poi per me è un veicolo per diventare famosi in fretta, specialmente nella scena underground che non può contare sulle case discografiche per il marketing.
    Più fama = soldi ai concerti
    Ormai tutti i nuovi musicisti la pensano così.
    Il fatto di non vederci nulla di male implica semplicemente una comodità, ma non è certo la prova di un comportamento lecito. Condivido totalmente, grizzo, sul fatto che poter ascoltare, sondare, scoprire e poi scegliere in modo 'informato' non impedisce di passare poi al comportamento legale e remunerativo per l'artista in un secondo momento. Anche a me è successo spesso. Per questo scopo in teoria ;) c'è la possibilità di ascoltare tot secondi di una canzone da Amazon o iTunes, piuttosto che il pezzo interno sul myspace del gruppo, o seguire show online e classifiche in radio (fm, web tematiche, ecc.). Poi sempre in teoria ci sarebbe la fase "decido di riservare fiducia a un artista comprando il pezzo/cd intero", tanto quanto l'artista in realtà si è messo in gioco non sapendo come sarebbe andata la vendita dei suoi dischi: a volte si fanno scoperte brillanti, a volte si resta delusi (e oggi come oggi possiamo pure rivendere con facilità i cd pacco su internet, c'è sempre qualche squinternato con gusti eccentrici :rolleyes: una volta il pacco finivi per tenertelo a far polvere sullo scaffale!). Ma scaricare illegalmente trovo rientri quasi sempre nelle due categorie della pigrizia o dell'impossibilità economica. "Quasi sempre" perché talvolta c'è il terzo fattore dell'irreperibilità (anche online) del prodotto.

    Riguardo ai gruppi emergenti, indie o underground, invece, concordo sul fatto che non abbiano motivo di stare coi mastini a sbranare chi scarica, perché la condivisione implica già un sacco di pubblicità risparmiata. Ma i musicisti più o meno emergenti che ho conosciuto io, quando lo decidono loro, i download gratis di ep, pezzi singoli, ecc. li mettono a disposizione direttamente dai loro siti, ma per prassi non possono certo far proprio il trend del "massì che scarichino e diffondano", visto che sono quelli con più bisogno di spinta economica. Per questo non concordo sull'uploadare le loro cose e sull'arrogarmi il diritto di stabilire che a loro il p2p senza remore fa bene.

    Risposta mia al sondaggio: illegale sempre, perché dove il download lecito e gratuito è previsto di solito è BEN indicato (con le debite limitazioni nella diffusione)

    La domanda vera da farsi è: perché la stessa cosa che in un luogo (negozio) si paga in un altro luogo (online) non si dovrebbe pagare? :cool:

    franz72 said: ↑
    No. Io pago un'emittente nessuno mi vieta di produrre una copia personale.
    Nessuno te lo vieta, o nessuno viene a spulciare tra le nostre cassette?
    Io concordo con Davide su questo ed è un po' lo stesso approccio 'statistico' di chi colpisce chi scarica moli di materiale illegalmente, non un mp3 o 5 in un tutta la vita.

    the best said: ↑
    ....prima che il ministro urbani prendesse in considerazione questo fatto non erano previste sanzioni per la condivisione di opere tutelate dal diritto d'autore qualora non vi fosse scopo di lucro. Attualmente a fine di lucro vuol dire per trarne profitto; per chi fa esclusivamente un uso personale di opere protette dal diritto d'autore ottenute attraverso la pratica del peer-to-peer non ricade in sanzioni penali a meno che durante lo scambio con gli altri utenti egli non abbia scambiato qualcosa anche lui, in questo caso sarebbe ricaduto nelle sanzioni penali.
    Ciò vuol dire che download è lecito upload no, ma senza l'upload non ci può essere il download e perciò finchè al mondo esisterà qualche anima buona che metterà file in upload tutti saremo felici e contenti altrimenti ce l 'avremo in quel posto!
    ...perdonami the best, ma a casa mia lo scambio non significa solo uploadare :confused:
    Quando scarichi in p2p, mentre lo fai, stai già "scambiando" e condividendo perché fungi anche tu da fonte per la porzione che hai già scaricato e comunque per l'intero nel caso in cui, completato il download, lasci torrent e dati nel computer anche solo per un po'.
    A mio vedere, perciò, questa formulazione legale non salva nessun p2p.
    gotgreens, 3 Ottobre 2011
    #52
    A Davide piace questo elemento.
Pagina 3 di 3
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