• T4CH
  • NEWS
  • VIDEO
Forum > Internet

Chi ha la responsabilità dei commenti in un Blog/Forum/Sito?

Discussione inserita in 'Internet' da Mattia99, 7 Marzo 2008.

Pagina 1 di 2
1 2 Avanti >
  1. Mattia99 techNewbie

    Chi ha la responsabilità dei commenti in un Blog/Forum/Sito?

    Vorrei aprire un blog, soltanto che vorrei avere un chiarimento "legale".

    Ho letto che da una legge di qualche tempo fa risulta che dei commenti fatti in un blog ai vari post risponde il proprietario; è possibile inserire una clausola da fare accettare agli utenti per cui ognuno è responsabile di ciò che scrive?



    Spero di essere stato chiaro...

    Thankx ;)
    Mattia99, 7 Marzo 2008
    #1
  2. Zetesis techNewbie

    Commenti e cautele.

    Caro Mattia,



    in tanto, in quanto la pagina è Tua e Tu puoi correggere ovvero obliterare quello che sia scritto, anche Tu potresti essere chiamato a rispondere, in certa misura, se alcuno lasciasse commenti che violassero le leggi.



    Non altrimenti, potrebbero essere chiamati a rispondere della Tua pagina, i rettori del sito che la ospita, se permettessero che Tu la conservassi con commenti, Tuoi od altrui, illegali.



    Non mi pare che Tu possa liberarTi da ogni colpa solamente inserendo nella pagina clausole tali, che impegnino i visitatori per quello che scrivano:

    essi potrebbero, tuttavia, essere chiamati, quali autori del commento, a rispondere in una con Te dei reati compiuti.



    Per altro, dubito che alcuno si dia pena di perseguire qual sia voglia pagina che fluttui nell'immenso pelago d'elettro; ma la cautela non è mai troppa:

    nel dubbio, se alcuno scriva cose che possano offendere classi o stirpi o nazioni o numi ovvero singoli uomini, Ti conviene abradere il commento, se non per obbedienza alle leggi civili, al meno per reverenza delle consuetudini urbane.



    Zetesis.
    Zetesis, 7 Marzo 2008
    #2
  3. Davide Amministratore

    Zetesis mi ha preceduto.. riforumulo il mio messaggio. Finchè il blog è piccolo hai mano libera su tutti i commenti e avrai il tempo di passarli uno ad uno, non ti preuccupare.

    Per quando crescerai, potrai fare una cosa simile a quella di un noto forum:

    L'editore non si assume nessuna responsabilità dei contenuti pubblicati sul forum in quanto redatti direttamente dagli utenti. Questi ultimi sono responsabili dei contenuti da loro riportati nelle discussioni del forum.


    Ciao
    Davide, 7 Marzo 2008
    #3
  4. Falko techBoss

    Quoto Davide
    Falko, 8 Marzo 2008
    #4
  5. Zetesis techNewbie

    Formule ed efficacie.

    Caro Davide,



    non so quanto, temo poco, la formula che proponi sia efficace, affinché sui rettori e correttori d'un sito o d'un foro non gravino colpe per commenti ingiuriosi od altrimenti illegali, lasciati dagli avventori.



    Del resto, se vogliamo comparare i siti elettronici ed i fori ai giornali, come il direttore risponde di quanto scritto nel suo giornale, così chi mantiene aperto un sito od un foro non può non rispondere di quello, che gli avventori scrivano nel foro, se non per altro, perché non provvede ad obliterare commenti illegali.



    Potrebbe, a mio giudizio, essere cioè chiamato in causa per colpa di negligenza, non perché abbia permesso che alcuno scriva, essendo questa la destinazione propria d'un foro, ma perché non abbia rimosso, in tempi ragionevoli, lo scritto illegale.



    So che questo potrebbe essere assimilato ad un'azione di censura delle opinioni, ma, se alcuno voglia essere in tutto e per tutto sicuro, conviene interpreti le norme nel modo più stringente.



    Zetesis.
    Zetesis, 8 Marzo 2008
    #5
  6. Davide Amministratore

    La discussione si fà interessante.. solo che ho poco tempo :|

    Prendendo come esempio i forum gli utenti devono accettare un regolamento per poter scrivere (ps: lo stiamo finalmente facendo grazie a Falko). Questo regolamento può includere clausole del tipo
    Sono severamente vietati tutti i messaggi di natura illegale rispetto alla legge italiana, tra cui quelli indirizzati alla penetrazione dei sistemi, cracking, warez e quant'altro.
    Io credo che questo sià già sufficente a tutelare lo staff, che unito all'opzione "segnala messaggio" dovrebbe fornire una "difesa" decente.

    Poi mi sembrava di aver letto da qualche altra parte che se lo staff non legge il messaggio illegale non possa essere accusato di niente.



    Tutto questo IMHO ;)
    Davide, 8 Marzo 2008
    #6
  7. Falko techBoss

    Vedo con piacere che il mio post amministrativo è stato preso al vaglio :D In ogni caso è una buona domanda quella fatta da Mattia99 e penso che una buona risposta sia già stata quella di Davide.

    In ogni caso per quanto riguarda gli aspetti legali derivati dai commenti degli utenti normalmente gli admin applicano una formula semplice ma efficace: "ogni persona che posta un commento verrà ritenuto resposabile di quanto detto", a tutela di questo il forum memorizza l'indirizzo dei vari pc che scrivono sulle varie pagine e in caso di abusi le autorità competenti tramite questo particolare numero sono in grado di ritrovare la persona che le ha poste. Il fatto che Noi mettiamo quella semplice clausola è derivata dal fatto che, come tu hai ben riassunto, se una persona scrivesse boiate e un admin non se ne accorgesse non sarebbe plausibile da parte nostra finire nei guai per colpa di altri (scusa se ho scritto mezzo ostrogoto, spero si capisca...).

    La differenza che passa però tra un giornale ed il Forum è che quest'ultimo permette di inserire direttamente un commento da parte di persone esterne e questo viene automaticamente reso pubblico, mentre nel caso di una testata giornalistica i pareri espressi da eventuali lettori vengono prima selezionati e poi pubblicati (quindi censuaribili senza non tanti problemi nel caso sia necessario).

    Per quanto riguarda gli eventuali post di natura illegale il forum prevede un particolare comando (che puoi trovare accanto al nick) che permette di segnalare eventuali post scorretti all'amministratore (Davide) oppure ad uno dei moderatori, in ogni caso dato che chi accetta di scrivere accetta automaticamente la clausola di regolamento dove "si assume la piena responsabilità" lascia noi e la restante utenza "pulita" da eventuali problemi :)



    Per chiarimenti basta chiedere :)



    Falko
    Falko, 8 Marzo 2008
    #7
  8. Zetesis techNewbie

    Ammonimenti e colpe.

    I due ammonimenti citati da Davide sono assai diversi ed hanno, a mio giudizio, efficacia diversa.



    Il primo dei due, richiamato da Falko nella fine del suo commento:



    “L'editore non si assume nessuna responsabilità dei contenuti pubblicati sul forum in quanto redatti direttamente dagli utenti.

    Questi ultimi sono responsabili dei contenuti da loro riportati nelle discussioni del forum.”,



    come ho già scritto nel mio commento precedente, non mi pare abbia efficacia alcuna nell’esimere i rettori od i correttori del foro da ogni colpa per commenti illegali scritti dagli avventori, perciò semplicemente che la nostra colpa per azioni o per omissioni sorge in virtù d’una norma di legge, non in grazia del nostro consenso ad essere soggetti a colpa.



    In somma, se la legge stabilisce che il rettore d’un sito o d’un foro risponda sempre ed in ogni modo, se non per altro, per colpa nel vigilare, “cvlpa in vigilando” come l’appellano i giurisperiti, affiggere un cartello che ammonisca:



    “noi non rispondiamo di quel che voi scrivete”,



    non ha alcuna utilità per chi l’affigga, anzi, potrebbe anche indurre il visitatore ad una licenza ben più sfrenata, perché egli, indotto in errore a supporre che i suoi scritti illegali non nocciano ai rettori del foro, non sarebbe neppure frenato dalle regole universali di reverenza ed osservanza verso coloro, i quali, come ospiti magnifici, gli permettano di manifestare liberamente opinioni e di porre comodamente questioni, conservando aperto a tutti il foro ed il sito.



    Altra è la questione se i rettori od i correttori del foro possano essere chiamati a rispondere, per colpa nel vigilare o, addirittura, per colpa d’avere favorito quello che d’illegale sia stato scritto dagli avventori nel foro.



    E qui possiamo considerare il secondo dei due ammonimenti proposti da Davide:



    “Sono severamente vietati tutti i messaggi di natura illegale rispetto alla legge italiana, tra cui quelli indirizzati alla penetrazione dei sistemi, cracking, warez e quant'altro.”.



    Questo ammonimento mi pare efficace, se non ad altro, a dimostrare la diligenza dei rettori del foro, i quali non vogliono che gli avventori usino malamente della libertà di scrivere, loro concessa dalla natura stessa dei fori aperti nella rete elettronica universale.



    Ma è sufficiente ad esimerli, se alcuno scriva cose illegali nel foro e queste permangano scritte ?.



    Io inclino a dubitarne e, per prudenza, consiglio chiunque offra un foro con facoltà di leggere e scrivere liberamente, che rivedano quotidianamente i commenti ed obliterino in tutto od in parte quelli che stimino illegali.



    L’annotazione di Falko:



    “se una persona scrivesse boiate e un admin non se ne accorgesse non sarebbe plausibile da parte nostra finire nei guai per colpa di altri”,



    è, per sé stessa, ragionevole, ma non considera che aprire un sito ed un foro a tutti i naviganti non può non avvincere gli autori all’obbligo di vigilare e d’impedire, ove possibile, che siano compiuti atti illegali.



    S’intende che si può esigere solo la diligenza ordinaria e possibile:

    “ad impossibilia nemo tenetvr” alle cose impossibili nessuno è tenuto, come concedono i giurisperiti.



    Quindi, il correttore del foro, il quale non voglia incorrere neppure nella colpa nel vigilare, dovrà leggere tutti i commenti scritti nel suo foro, togliendo in tutto od in parte quelli illegali ed ammonendone l’autore che non proceda oltre, affinché non sia denunziato ai magistrati competenti.



    E’ chiaro che, se i commenti sono quotidiani e numerosi, si può tollerare, a mio giudizio, che il correttore non provveda appena il commento sia scritto, ma dopo il tempo ragionevolmente necessario, affinché s’accorga del maleficio.



    Per altro, si consideri che, in alcuni fori, i commenti non possono essere scritti direttamente nella parte aperta ai lettori, ma debbono essere prima esaminati dai correttori, i quali, solo dopo averli approvati, provvedono a divulgarli.



    Qualcuno, quindi, potrebbe esigere che il correttore d’un foro, qualora voglia concedere facoltà ai visitatori di scrivere immediatamente e senz’approvazione preventiva, eserciti costantemente la diligenza nel vigilare quello, che sia scritto.



    Non so, anche perché non coltivo questo campo, se siano leggi o giurisprudenza che ne trattino:

    non mi pare, ma certo sarebbe opportuna una legge che regoli i fori, sempre più diffusi e frequentati, affinché opportunamente gli autori, che spesso spendono tempo e denari senza remunerazione alcuna, non procedano alla cieca col pericolo d’incorrere, per benevolenza verso i commentatori od orrore della censura, nelle ire di qualche magistrato troppo diligente.



    Nel dubbio, dunque, penso convenga esercitare la massima prudenza.



    In breve:

    un ammonimento che non saranno tollerati commenti illegali, che un commento illegale, qualora sia tuttavia scritto, sarà obliterato, che all'autore del commento illegale sarà impedito l'accesso e che, qualora insista anche usando altri nomi, egli sarà denunziato ai magistrati; è senz’altro opportuno, se non necessario, ma non potrà rimanere, se al meno il rettore del foro voglia stare sicuro da ogni pur lieve colpa, una minaccia mera, senz’atti e fatti conseguenti.





    Zetesis.
    Zetesis, 9 Marzo 2008
    #8
  9. Falko techBoss

    Buone osservazioni e mi pare che sia d'obbligo a questo punto fare alcune osservazioni più specifiche.

    Come giustamente osservato

    “L'editore non si assume nessuna responsabilità dei contenuti pubblicati sul forum in quanto redatti direttamente dagli utenti.

    Questi ultimi sono responsabili dei contenuti da loro riportati nelle discussioni del forum.”,



    come ho già scritto nel mio commento precedente, non mi pare abbia efficacia alcuna nell’esimere i rettori od i correttori del foro da ogni colpa per commenti illegali scritti dagli avventori, perciò semplicemente che la nostra colpa per azioni o per omissioni sorge in virtù d’una norma di legge, non in grazia del nostro consenso ad essere soggetti a colpa.



    In somma, se la legge stabilisce che il rettore d’un sito o d’un foro risponda sempre ed in ogni modo, se non per altro, per colpa nel vigilare, “cvlpa in vigilando” come l’appellano i giurisperiti, affiggere un cartello che ammonisca:



    “noi non rispondiamo di quel che voi scrivete”,
    Il che è corretto come ragionamento, nell'ambito del forum però ci sarebbe da osservare qualcosa di diverso. Il forum è un mezzo che viene dato a disposizione di un'utenza che può essere di qualunque natura (etica e non) per permettere il libero discorso sulle argomentazioni proposte, il fatto che si vincoli l'utenza ad essere responsabile di ciò che viene detto è una delle clausole che implica la licenza "creative commons" (ecco perchè la proponevo ;)2 ). Per assurdo un esempio potrebbe essere quello della Beretta armi, il fatto che un cliente utilizzi l'arma per fare un atto illegale non rende colpevole l'azienda di questo perchè quest'ultima ha solamente offerto un servizio vincolando il cliente finale all'osservare particolari regole.

    Faccio un esempio pratico, qualche anno fa autistici.org e aruba.it sono stati sotto stretta sorveglianza da parte delle forze dell'ordine per quanto concerne il discorso della pirateria (per molto tempo la posta dell'utenza è stata soggetta a controllo diretto sui server stessi da parte degli ufficiali). Questo è stato motivato dal fatto che alcune persone presenti sul sito erano abitudinari ad illeciti civili (e penali mi pare), ma proprio per via della licenza gli amministratori non sono stati colpevolizzati sebbene abbiano messo a disposizione dei mezzi effettivamente molto potenti (ovviamente il che non significa che questi se ne siano lavati le mani)



    E qui possiamo considerare il secondo dei due ammonimenti proposti da Davide:



    “Sono severamente vietati tutti i messaggi di natura illegale rispetto alla legge italiana, tra cui quelli indirizzati alla penetrazione dei sistemi, cracking, warez e quant'altro.”.



    Questo ammonimento mi pare efficace, se non ad altro, a dimostrare la diligenza dei rettori del foro, i quali non vogliono che gli avventori usino malamente della libertà di scrivere, loro concessa dalla natura stessa dei fori aperti nella rete elettronica universale.



    Ma è sufficiente ad esimerli, se alcuno scriva cose illegali nel foro e queste permangano scritte ?.



    Io inclino a dubitarne e, per prudenza, consiglio chiunque offra un foro con facoltà di leggere e scrivere liberamente, che rivedano quotidianamente i commenti ed obliterino in tutto od in parte quelli che stimino illegali.


    Questo è un fattore molto importante che riguarda in particolare noi moderatori :) ed in ogni caso necessita di qualche particolare accorgimento.

    A tal proposito gli operatori del forum hanno la possibilità di modificare e/o cancellare eventuali contenuti ritenuti non in linea con il regolamento o la netiquette eliminando di per se il problema che queste restino scritte permanentemente.



    Non so, anche perché non coltivo questo campo, se siano leggi o giurisprudenza che ne trattino:

    non mi pare, ma certo sarebbe opportuna una legge che regoli i fori, sempre più diffusi e frequentati, affinché opportunamente gli autori, che spesso spendono tempo e denari senza remunerazione alcuna, non procedano alla cieca col pericolo d’incorrere, per benevolenza verso i commentatori od orrore della censura, nelle ire di qualche magistrato troppo diligente.


    Per quanto riguarda la parte legislativa posso dirti che un ministro del precedente governo voleva vagliare effettivamente una legge a riguardo, mirata comunque a colpire le pagine internet su domini .it dove si parlava di politica. In ogni caso come ogni pubblicazione, a livello legale, normalmente si fa riferimento alla licenza utilizzata ed eventuali abusi sono regolamentate dalla nazione dove il sito ha sede.



    n breve:

    un ammonimento che non saranno tollerati commenti illegali, che un commento illegale, qualora sia tuttavia scritto, sarà obliterato, che all'autore del commento illegale sarà impedito l'accesso e che, qualora insista anche usando altri nomi, egli sarà denunziato ai magistrati; è senz’altro opportuno, se non necessario, ma non potrà rimanere, se al meno il rettore del foro voglia stare sicuro da ogni pur lieve colpa, una minaccia mera, senz’atti e fatti conseguenti.


    Esattamente, e non a caso questo è uno dei punti caldi che stiamo inserendo sul regolamento. Il fatto che poi si utilizzino diversi nomi è di per se relativo in quanto su internet (in particolare nel campo forense) si usa l'ip per il riconoscimento della persona che commette l'illecito ;)2



    Falko
    Falko, 9 Marzo 2008
    #9
  10. Davide Amministratore

    Mi dispiace veramente tanto non poter rispondere in maniera esaustiva a questa bellissima discussione, ma domani ho una mega-verificona di biologia :|

    Specifico solo questa cosa:

    Esattamente, e non a caso questo è uno dei punti caldi che stiamo inserendo sul regolamento. Il fatto che poi si utilizzino diversi nomi è di per se relativo in quanto su internet (in particolare nel campo forense) si usa l'ip per il riconoscimento della persona che commette l'illecito
    Il nostro grande vBulletin registra l'indirizzo ip dell'utente non solo al momento della registrazione, ma anche alla scrittura di ogni singolo post! (per esempio posso dirvi che Falko ha scritto i suoi post in questa discussione da due computer diversi)

    Già questa è una grande, grandissima cosa, ma bisogna ricordarsi che esistono Proxy, IP variabili, e maledette connessioni 56kb, che forniscono sempre un ip diverso.



    Metto in rilievo per un pò
    Davide, 9 Marzo 2008
    #10
  11. Falko techBoss

    Yep, sfortunatamente però per chi tenta di fare illeciti i provider sono tenuti alla registrazione per 3 mesi delle connessioni che passano attraverso di loro ;)2

    Proxy e compagni hanno di bello che anonimizzano, ma non è mai una cosa totale in quanto un controllo sugli stessi possono permettere di risalire all'ip originario (gli organi di polizia infatti hanno questo privilegio, ma in ogni caso esistono tecniche per risalire all'utilizzatore degli stessi ;)2 ).



    Falko
    Falko, 9 Marzo 2008
    #11
  12. Lord_Of_Psycho techAdvanced

    [quote name='Falko']Yep, sfortunatamente però per chi tenta di fare illeciti i provider sono tenuti alla registrazione per 3 mesi delle connessioni che passano attraverso di loro ;)2

    Proxy e compagni hanno di bello che anonimizzano, ma non è mai una cosa totale in quanto un controllo sugli stessi possono permettere di risalire all'ip originario (gli organi di polizia infatti hanno questo privilegio, ma in ogni caso esistono tecniche per risalire all'utilizzatore degli stessi ;)2 ).



    Falko[/quote]



    Si, Non pensate che un proxy o un socks sia la fine della vostra " visibilità " su internet.



    Tutte le connessioni passano per dei nodi, esempio, io sono Alice e metto un proxy Australiano, beh io sul proxy australiano sarò registrato con il mio vero ip italiano.

    Falko dice bene, sinceramente non solo la Polizia può farlo, ma anche io :lol:



    Tutto questo se volete andare a vedere su goooooooooogle si chiama " sniffing" ovvero il processo di " sniff " dei pacchetti sulla rete.







    Lord_Of_Psycho
    Lord_Of_Psycho, 9 Marzo 2008
    #12
  13. Davide Amministratore

    Stiamo andando OT.. la discussione non è "restare anonimi sulla rete"
    Davide, 9 Marzo 2008
    #13
  14. Falko techBoss

    Quoto Davide, la mia risposta è semplicemente mirata a spiegare le motivazioni sopra esposte relative al regolamento contestato :)
    Falko, 9 Marzo 2008
    #14
  15. Zetesis techNewbie

    Rose e spine.

    Caro Falko, annoti:



    "Il che è corretto come ragionamento, nell'ambito del forum però ci sarebbe da osservare qualcosa di diverso. Il forum è un mezzo che viene dato a disposizione di un'utenza che può essere di qualunque natura (etica e non) per permettere il libero discorso sulle argomentazioni proposte, il fatto che si vincoli l'utenza ad essere responsabile di ciò che viene detto è una delle clausole che implica la licenza "creative commons" (ecco perchè la proponevo . Per assurdo un esempio potrebbe essere quello della Beretta armi, il fatto che un cliente utilizzi l'arma per fare un atto illegale non rende colpevole l'azienda di questo perchè quest'ultima ha solamente offerto un servizio vincolando il cliente finale all'osservare particolari regole.

    Faccio un esempio pratico, qualche anno fa autistici.org e aruba.it sono stati sotto stretta sorveglianza da parte delle forze dell'ordine per quanto concerne il discorso della pirateria (per molto tempo la posta dell'utenza è stata soggetta a controllo diretto sui server stessi da parte degli ufficiali). Questo è stato motivato dal fatto che alcune persone presenti sul sito erano abitudinari ad illeciti civili (e penali mi pare), ma proprio per via della licenza gli amministratori non sono stati colpevolizzati sebbene abbiano messo a disposizione dei mezzi effettivamente molto potenti (ovviamente il che non significa che questi se ne siano lavati le mani)"




    Non mi pare proprio che la facoltà d’usare dello spazio di un foro nella rete elettronica universale, per scrivere commenti circa argomenti proposti, possa essere assimilata alla licenza d’uso d’un’opera dell’ingegno, “creative commons” come scrivi, né che colui, il quale apra e conservi aperto a tutti un tale foro e per la lettura e per la scrittura, possa essere stimato, quanto all’uso illecito fatto da altri dello strumento offerto, nella medesima condizione di colui che produca o venda armi od altre cose che possano essere strumento di reato.



    Circa il caso del produttore d’armi, sia sufficiente osservare che egli vende l’arma all’acquirente, il quale in tanto, in quanto ne acquista la proprietà, può usarne a suo arbitrio, senza che il venditore ovvero il produttore né possano né debbano vigilare sull’uso dell’arma, regolato piuttosto dalla legge, che dal contratto d’acquisto.



    Vice versa, colui, che acceda in un foro, non acquista la proprietà d’alcuna cosa, ma gli è solo concessa la facoltà di leggere commenti altrui e, a certe condizioni, di scrivere commenti proprii.



    Neppure mi persuade la Tua opinione che la facoltà di scrivere in un foro sia una specie di licenza d’uso d’un’opera dell’ingegno.



    Affinché si possa parlare d’uso dell’opera dell’ingegno altrui, è necessario, a mio giudizio, che alcuno possa usare pienamente di tutto il sito o, al meno di tutto il foro, quasi ne sia il proprietario ovvero il rettore, anche se entro i confini stabiliti da un contratto di licenza d’uso.



    E veramente, l’opera dell’ingegno, se così vogliamo appellarla, è tutto il foro, costruito in un certo modo, con certi ornamenti, con alcune funzioni e facoltà offerte ai lettori, altre agli scrittori, altre ancora concesse solo a rettori o correttori o moderatori.



    Per ciò, non penso si possa assimilare coloro, i quali scrivano commenti in un foro, a coloro i quali abbiano licenza d’uso d’un’opera dell’ingegno altrui.

    Nel caso del foro, abbiamo un contratto in virtù del quale il rettore del foro offre, secondo certe clausole a coloro che vogliano, la facoltà di scrivere commenti, conservandoli leggibili, al meno per un certo tempo, ai futuri avventori.



    Se vogliamo assimilarlo ad un servizio già noto, possiamo considerare il servizio, tal volta gratuito, tal altra a prezzo, offerto dai giornali ai lettori, per divulgare annunzii di vendita di beni o comunicazioni di notizie varie.



    Per altro, nei fori della rete, per lo più si può scrivere direttamente nello spazio concesso, mentre nel caso dei giornali e di alcuni fori, è l’editore stesso che provvede, a sua cura, a trascrivere l’annunzio ovvero il commento proposto dal lettore:

    la similitudine, quindi, confesso che non mi soddisfà pienamente.



    Comunque sia, che vogliamo giudicare o no uso d’opera d’ingegno altrui, lo scrivere commenti in un foro nella rete elettronica universale, non muta tuttavia l’obbligo inderogabile di rispettare le leggi, obbligo efficace per tutti, siano rettori del sito, siano correttori del foro, siano scrittori di commenti nel foro.



    Ma tale obbligo d’obbedienza alle leggi non vige e quindi la colpa, in caso di violazione di leggi, non sorge perciò, che il contratto di servizio del foro stabilisca che coloro, i quali accedano e scrivano, non possano violare le leggi e qualora le violino, rispondano essi stessi della violazione; ma bensì vige l’obbligo e sorge la colpa perché una legge lo comanda.



    La violazione dei patti del contratto di servizio del foro non è diversa da qual si voglia violazione di contratti tra privati.



    Ma la questione, donde siamo proceduti, non è se coloro, i quali usino di un foro, debbano rispettare o no il contratto, in virtù del quale possono accedere al foro, leggerne i commenti altrui e scrivere i proprii.



    La questione è se e fino a qual segno i rettori ed i correttori del foro possano conservare, o per benevolenza o per mera negligenza, ma permanendo esenti da colpa, commenti illegali scritti dagli avventori.



    E’ chiaro che, innanzi tutti, di quei commenti illegali rispondono gli autori; se e come rispondano anche i rettori ed i correttori del foro, è incerto.



    I casi dei due siti, “autistici.org” ed “aruba.it”, che hai citati, caro Falko, parrebbero escludere la colpa di quel rettore o correttore, il quale non obliteri il commento illegale, benché possa farlo in virtù dei patti d’uso del servizio; ma, per esserne certi, sarebbe necessario conoscere tutti gli accidenti del caso:

    è possibile, in vero, che gli amministratori abbiano denunziati i commenti illegali ai magistrati e poi, per mandato di questi, li abbiano conservati intatti per scoprirne più facilmente gli autori.



    Per altro, mancando una norma destinata a questa nuova forma di divulgazione delle proprie opinioni, quali sono i fori aperti nella rete elettronica universale, è possibile che ogni magistrato giudichi diversamente.



    In somma, s'io fossi il rettore ovvero il correttore d’un foro, non confiderei troppo, per reputarmi esente da colpa, nelle formule di contratto apposte all’accesso, le quali sono certamente efficaci tra le parti, qualora l’avventore, accedendo al servizio del foro, le abbia sottoscritte; ma non possono trasferire, per virtù propria, le colpe stabilite dalle leggi.



    E dunque, essendo possibile che, se un avventore scrivesse un commento illegale, qualcuno mi accuserebbe di favore verso il reo, per aver tollerato, non tanto che il reato fosse perpetrato, quanto piuttosto che, per mia negligenza o benevolenza, fosse perpetuato; nel dubbio vigilerei attentamente su ogni cosa scritta nel mio foro, obliterando senz’indugio ogni commento che mi apparisse, in qualche modo, illegale, impedendo altri accessi all’autore e, nei casi più gravi, denunziando il mal fatto ai magistrati.



    Questo consiglio forse è troppo cauto, ma, nel silenzio della legge e della giurisprudenza, la cautela non è mai troppa.



    D’altronde, se ponessimo il principio che il rettore d’un foro non dovesse mai rispondere di quello che d’illecito nel foro fosse scritto dagli avventori, apriremmo una via ampia e comoda a tutti coloro che volessero, senza pericolo di patire pena, divulgare a suo arbitrio, per la rete elettronica universale, cose illegali:

    sarebbe sufficiente preparare un foro, dichiararsene rettori e quindi, simulandosi avventori, scrivere cose illegali usando di quei servizii d’accesso alla rete, offerti in molte botteghe commerciali.




    In breve, se so che alcuno, nello spazio che gli offro in virtù d’un contratto stipulato, perpetra atti illegali, mi conviene, quali che siano i patti con lui stipulati, fare tutto il possibile per impedire che egli perpetui il reato, affinché io stesso non sia chiamato in causa per avere favorito, se non altrimenti, al meno con la negligenza, gli atti illegali altrui.




    La diligenza del buon padre di famiglia, come l’appellano i giurisperiti, è sempre consigliata, ancorché io possa concederTi, caro Falko, che il buon padre di famiglia, quando sia sommerso da innumeri commenti di visitatori, possa avere difficoltà a vigilare su tutto in tempi brevi:

    ma la fama, insieme colle rose, apporta anche qualche spina.




    Zetesis.
    Zetesis, 11 Marzo 2008
    #15
  16. Davide Amministratore

    Noto con piacere che ti piace scrivere :)

    [quote name='Zetesis']



    In breve, se so che alcuno, nello spazio che gli offro in virtù d’un contratto stipulato, perpetra atti illegali, mi conviene, quali che siano i patti con lui stipulati, fare tutto il possibile per impedire che egli perpetui il reato, affinché io stesso non sia chiamato in causa per avere favorito, se non altrimenti, al meno con la negligenza, gli atti illegali altrui.[/quote]

    Quoto in toto. Naturalmente facciamo e faremo tutto il possibile per vigilare all'interno di tutte le discussioni, e in caso oblitereremo (che bel termine!) eventuali messaggi illegali.



    Se vuoi leggere qualcos'altro sull'argomento dai un occhiata quì:

    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1028842



    Ciao
    Davide, 11 Marzo 2008
    #16
  17. Falko techBoss

    Ottimo il link di Davide (lo quoto al 200% :) ) e notevole l'argomentazione proposta da Zetesis.



    Il fatto da me citato di Aruba e Autistici in realtà è stato un qualcosa di più della semplice vigilanza, dato dal fatto che gli stessi gestori del servizio hanno dichiarato che per un anno sono stati "controllati" senza nessun tipo di avvertimento. Il che di per se è logico comunque, perchè se esistono effettivamente degli estermi legali porre in mostra un'indagine in corso renderebbe impossibile da parte di un inquirente la tracciabilità degli stessi; di contro però il controllare un sito senza nessun tipo di avvertimento (anche interno) è di per se una chiara violazione alla privacy (questo è stato il motivo scatenante del dibattito che ne è nato).



    Tornando al discorso, il fatto che l'amministratore ponga un regolamento in fase di registrazione vincola l'utente ad accettarlo per poter accedere ai vari servizi offerti, la stessa cosa la facciamo quando ad esempio installiamo un sistema operativo o un programma, vincolata dalla cosidetta "EULA" (End User License Agreement), che de facto rende limitato l'uso dello stesso ai termini proposti ed accettati; è notevole ad esempio nel caso dell'installazione di Windows che ogni responsabilità derivata da un problema del sistema operativo stesso ricada sempre sull'utente finale.



    In somma, s'io fossi il rettore ovvero il correttore d’un foro, non confiderei troppo, per reputarmi esente da colpa, nelle formule di contratto apposte all’accesso, le quali sono certamente efficaci tra le parti, qualora l’avventore, accedendo al servizio del foro, le abbia sottoscritte; ma non possono trasferire, per virtù propria, le colpe stabilite dalle leggi.
    In realtà il regolamento, se inserito correttamente, crea una forma di reponsabilità da parte dell'utente che le va ad accettare, è chiaro comunque che un operatore consapevole della presenza di un argomento illegale che lo lasci pubblicamente accessibile avrebbe la sua buona parte di colpa, in quanto diventerebbe complice del fatto. Si considerari però che i moderatori sono in tutto e per tutto utenti (fatta eccezione per l'admin che ha qualche vincolo maggiore essendo il detentore del servizio offerto) e quindi vengono considerati tali nel caso dell'abuso del servizio.

    Il discorso legato alle responsabilità dell'editoria lo condivido pienamente, ma nell'ambito telematico bisogna considerare principalmente che Internet è stata fin dagli inizi strutturata per essere aperta e libera. Proprio a causa di questa natura intrinsecamente insicura dell'intera rete mondiale il fornitore di qualsivoglia servizio (nel nostro caso il forum) svolge sicuramente un ruolo di primaria importanza nella moderazione e nella scelta delle persone atte a questo scopo, ma non di meno si può permettere di assumere la piena responsabilità di quanto possa venire detto e/o discusso; a tal proposito vincolare a mezzo di regolamento un utente non significa avere la certezza che questo sia ineccepibilmente corretto, ma semplicemente ponderare le varie responsabilità in equa misura tra lo staff e l'utente stesso stesso.



    Non mi pare proprio che la facoltà d’usare dello spazio di un foro nella rete elettronica universale, per scrivere commenti circa argomenti proposti, possa essere assimilata alla licenza d’uso d’un’opera dell’ingegno, “creative commons” come scrivi, né che colui, il quale apra e conservi aperto a tutti un tale foro e per la lettura e per la scrittura, possa essere stimato, quanto all’uso illecito fatto da altri dello strumento offerto, nella medesima condizione di colui che produca o venda armi od altre cose che possano essere strumento di reato.
    Giustamente come tu dici l'utilizzo di una licenza tipo "creative commons" può sembrare inadatta (in ogni caso è stata una di quelle proposte), eppure trattandosi di un Forum attinente all'informatica può succedere che un utente particolarmente abile possa postare, per esempio, una sua idea riguardante una routine di nuova concezione. Paradossalmente una persona esterna potrebbe appropriarsene per farci un qualche tipo di business non riconoscendo in nessun caso l'autore originario; l'utilizzo di una licenza di questo tipo eviterebbe di conseguenza questo tipo di potenziale problema (questo approcio per altro è lo stesso che Richard Stallman ha valutato scrivendo le basi della GNU general license, dove appunto si basano i più svariati sistemi Open Source, tipo Linux), può sembrare esagerato ma fatti simili a questo ne sono accaduti!



    E dunque, essendo possibile che, se un avventore scrivesse un commento illegale, qualcuno mi accuserebbe di favore verso il reo, per aver tollerato, non tanto che il reato fosse perpetrato, quanto piuttosto che, per mia negligenza o benevolenza, fosse perpetuato; nel dubbio vigilerei attentamente su ogni cosa scritta nel mio foro, obliterando senz’indugio ogni commento che mi apparisse, in qualche modo, illegale, impedendo altri accessi all’autore e, nei casi più gravi, denunziando il mal fatto ai magistrati.
    Mi permetto di straquotare questa tua affermazione. L'approcio che noi abbiamo dinnanzi ai più svariati commenti presenti sul Forum è esattamente quello che hai ben descritto (e quotato indirettamente in un post precedente da Davide su una frase attinente a questo concetto), poi ovviamente l'approcio preso dal moderatore di turno è soggettivo...



    Se il nostro admin me lo consente mi permetto di ringraziare per l'interesse sull'argomento che sta diventando via via molto interessante e motivo di riflessione (almeno da parte mia) sui vari aspetti che dovranno essere trattati in questo ambito. Concludo scusandomi se ho risposto disordinatamente alla discussione, l'importante è che si capisca!



    Falko
    Falko, 11 Marzo 2008
    #17
  18. Davide Amministratore

    Quoto e permesso accordato, ringraziamenti anche da parte mia.
    Davide, 12 Marzo 2008
    #18
  19. Zetesis techNewbie

    Diffusioni e persuasioni.

    [quote name='Davide']Noto con piacere che ti piace scrivere :)



    Se vuoi leggere qualcos'altro sull'argomento dai un occhiata quì:

    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1028842



    Ciao[/quote]



    Sì, mi piace, ma non raramente mi diffondo troppo, come forse hai notato.



    Ho letto il sito che proponi e farò qualche osservazione, perché alcune cose mi persuadono poco.



    Com'è andata l'interrogazione di biologia ?:

    spero bene !.



    Zetesis.
    Zetesis, 12 Marzo 2008
    #19
  20. Davide Amministratore

    Il compito è andato abbastanza bene, grazie.

    Hai un pm :)
    Davide, 12 Marzo 2008
    #20
Pagina 1 di 2
1 2 Avanti >
Password dimenticata?
SU TERMINI DI SERVIZIO CONTATTACI